Report Item A POINT OF RAVENNA CHAPTER WITH THE OPPORTUNITY TO THANK ALL THOSE ARE WRITING AND CALLING ME. THANKS
Solidarity in Eye Green and Samantha Comizzoli: who asks questions is reported
Written by Emma Di Emidio
Wednesday, February 17, 2010 23:36
Following a recent episode of the Air Report RAI 3, which dealt with the agreements between public and private health and where they talked among other activities of the Group of Hector Villa Maria Sansavini based in Ravenna, one of the most grandi gruppi imprenditoriali del settore, l'Associazione ravennate L'Occhio Verde e Ravenna Punto a Capo chiedevano alla Ausl, alla Regione Emilia Romagna ed al Comune di Ravenna le garanzie che detta convenzione fosse stipulata seguendo le leggi vigenti ed in particolar modo chiedeva che fosse attestato il possesso da parte della suddetta azienda del certificato antimafia, prescritto per legge. A seguito di tale missiva non solo non ci sono state risposte né la documentazione richiesta è stata esibita, ma il sig. Ettore Sansavini ha risposto denunciando per diffamazione l'associazione L'Occhio Verde nella persona della signora Samantha Comizzoli quale sua legale rappresentante.
Ci chiediamo quindi: è questo il trattamento che viene riservato ad un gruppo di cittadini che chiede quello che è nei loro diritti? Essere denunciati penalmente per aver chiesto in che mani finisca il loro denaro? Esprimiamo pertanto piena solidarietà ad Occhio Verde e a Samantha Comizzoli e ci auguriamo che la Procura di Ravenna riconosca il pieno diritto dell'associazione L'Occhio Verde così come di ciascun libero cittadino di chiedere informazioni su come le Istituzioni spendano il denaro pubblico senza dover subire simili ritorsioni ed intimidazioni.
Altresì esprimiamo rammarico per la mancata risposta sull'iter seguito per la convenzione e per la denuncia nei confronti della signora Comizzoli, persona che lotta nel mondo delle associazioni contro la mafia, per i diritti dei cittadini, per la trasparenza e la democrazia dal basso.
Riproponiamo di seguito la lettera in oggetto sperando che questa volta le istituzioni elette da noi cittadini che amministrano il nostro denaro, ci degnino di una risposta:
Dove finiscono i soldi destinati alla sanità privata?
La trasmissione televisiva Report (RAI 3) del 6 dicembre 2009 con servizio intitolato “La convenzione” circa le cliniche private convenzionate con la sanità pubblica, segnalava all’interno di un servizio quantomeno critico, la recente espansione non totalmente chiara del Gruppo Villa Maria di Ettore Sansavini che possiede numerose cliniche private in Emilia Romagna, su tutto il territorio nazionale e persino all’estero.
Ci rivolgiamo to our region and the bodies of Emilia Romagna in the Villa Maria Group has its headquarters in Ravenna and as citizens of this region, we feel particularly called into question the use of public money to that contractor collects through reimbursements.
We believe that, unfortunately, every euro taken away from public health to be granted to private clinics inevitably corresponds to a deterioration of public service at the expense of security it offers. We learn also that the agreements would be signed with contractors already involved in investigations of crimes relating to their management of these agreements and we believe that this is unacceptable.
Given that our Region is not free from infiltration of the Mafia as well as the press has recently confirmed Mindful of the scandals related to the management of public money in health that have recently affected regions like Abruzzo and Puglia We ask, therefore, to shed light on the conventions in place and of wanting to give precise answers by providing accurate ensuring that the agreement with the Villa Maria Group is operating in complete transparency and adherence to existing anti-mafia laws (certified and regular checks on sub-contracts) and that this ratio can be seen in any kind of crime.
Ravenna
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